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Intervista all'architetto Giovanna Novella per la Divisione Resin Flooring dell'Assistenza Tecnica di Mapei SpA sul prodotto di punta di ULTRATOP SYSTEM.

Prodotto di punta di Ultratop System, Ultratop è una malta autolivellante a presa e indurimento rapidi, disponibile in 6 colorazioni (grigio chiaro, bianco, beige, rosso, antracite e standard), facilmente applicabile a mano o a macchina e utilizzata per realizzare pavimentazioni resistenti all'abrasione in uno spessore compreso tra 5 e 40 mm. I campi di applicazione sono molteplici ed esprimono la grande versatilità di questo prodotto. Ne parliamo con l’architetto Giovanna Novella di Mapei.

 

Ultratop è nato come rivestimento per spazi industriali dove la funzionalità è un requisito fondamentale. Quali sono i punti di forza che spingono un cliente a sceglierlo come rivestimento per uno spazio operativo?

Sicuramente tra i punti di forza si trovano la rapidità di posa e di indurimento del prodotto. Tutti sappiamo quanto sia importante che un’attività produttiva resti chiusa per manutenzione il più breve tempo possibile; questo vale anche per la pavimentazione di un ambiente produttivo in cui i tempi di fermo impianto possono avere importanti ripercussioni economiche. Grazie al rapidissimo indurimento della malta (che peraltro risulta già pedonabile dopo poche ore dalla sua applicazione), queste tempistiche risultano davvero brevi, pertanto molto vantaggiose dal punto di vista economico.

Un'altra caratteristica che spinge l’utilizzo del materiale in ambiti industriali, è l’elevatissima resistenza di Ultratop all’abrasione: le pavimentazioni in Ultratop, infatti, ben si prestano al frequente passaggio di mezzi meccanici, dotati di ruote gommate, in ambienti industriali come logistiche, attività produttive, magazzini, stabilimenti in genere.

 

Negli anni Ultratop è stato proposto anche come rivestimento per realizzare pavimentazioni decorative all’interno di ambienti civili come abitazioni, show-room, negozi. Quali sono le tendenze del mercato che confermano questa scelta di design?

Negli ultimi anni abbiamo assistito sempre più a una tendenza ben precisa per l’applicazione di Ultratop davvero in tutti gli ambiti: dagli spazi residenziali, con caratteristiche di ambienti minimal, agli ambiti commerciali, ai negozi e soprattutto ai canali del retail in cui la matericità, la funzionalità e, al contempo, le varie texture di Ultratop ne fanno una scelta assolutamente in linea con le soluzioni di design contemporaneo, pur mantenendo le caratteristiche e le performance di un prodotto dall’elevatissima qualità in termini di resistenza e durabilità nel tempo.

 

 

Dall’iniziale Ultratop, negli anni sono stati proposti prodotti più specifici come Ultratop Living e Ultratop Loft. In cosa sono diversi dal “capostipite”?

Il “capostipite” Ultratop era stato specificatamente formulato e proposto come malta per ripristino di pavimentazioni in ambienti industriali per le sue elevatissime resistenze meccaniche e all’abrasione, quindi in grado di sopportare un traffico di mezzi meccanici gommati; Ultratop Living, pur mantenendo delle ottime performance meccaniche, si adatta meglio ad essere impiegato in ambienti del settore residenziale e commerciale dove l’attenzione alla cura del dettaglio diventa particolarmente percepita dal cliente finale. Ultratop Loft, infine, non più malta autolivellante, bensì pasta spatolabile applicabile anche in verticale, entra prepotentemente negli ambienti residenziali proprio per la sua connotazione di materia vitale per l’interior design contemporaneo: una proposta innovativa nella quale toni, colori, vari effetti estetici, garantiscono risultati dalla massima affidabilità nella realizzazione di superfici continue, senza interruzioni.

 

Il sistema Ultratop ha differenti utilizzi in base all’effetto scelto – “naturale”, “levigato”, “Terrazzo alla Veneziana”. Per quali spazi sono consigliati e in cosa si differenziano tra di loro?

La grande versatilità di questo materiale fa sì che lo si possa applicare ovunque, praticamente in tutti gli ambienti del nostro quotidiano: nell’ultimo decennio abbiamo notato come l’effetto “naturale” di Ultratop possa spaziare da ambienti di natura prevalentemente industriale, ad ambienti commerciali, al retail, fino ad entrare come pavimento anche all’interno dei nostri spazi abitativi, più intimi, privati e personali. Presumibilmente tale vasta destinazione d’uso è spiegabile per la costante connotazione di prodotto di elevatissima qualità e, al contempo, di materiale dall’effetto naturale, minimale e assolutamente materico. L’effetto “levigato”, così come l’effetto “Terrazzo alla Veneziana”, invece, sono delle alternative al tradizionale e maggiormente usato “effetto naturale”. La procedura di levigatura, presente in entrambe le tipologie, modifica sostanzialmente l’estetica finale rispetto al tradizionale Ultratop (di fatto si potrebbe azzardare e dire che Ultratop si “cambia di abito”…), e si ottengono così superfici lisce, lucide e riflettenti la luce. Nello specifico l’effetto “levigato”, mette in vista una sorta di “puntinatura” (si potrebbe chiamarla effetto “sale-pepe”), evidenziato dall’inerte contenuto nel prodotto, mentre il pavimento in “Terrazzo alla Veneziana” offre alla vista la presenza di inerti naturali levigati (solitamente marmo, granito o pietre naturali), amalgamati insieme proprio da Ultratop che in questo caso ha la funzione di legante. La rapida stagionatura della malta di Ultratop e la standardizzazione della procedura di levigatura inoltre, fanno del sistema una vantaggiosa alternativa al tradizionale terrazzo (o battuto) alla veneziana, con tempistiche di messa di opera notevolmente ridotte e con evidenti ed importanti risvolti economici.

In considerazione dell’aspetto prettamente decorativo delle pavimentazioni dall’effetto “levigato” o in “Terrazzo alla Veneziana” si può affermare che la loro destinazione d’uso solitamente ricade all’interno di ambienti residenziali o commerciali come appartamenti, negozi, show-room, chiese, hall di hotel, musei, supermercati, ecc.

 

La soluzione Ultratop può essere applicata solo su edifici di nuova costruzione o anche su costruzioni già esistenti?

La pavimentazione di Ultratop può essere applicata sia all’interno di edifici nuovi, sia in quelli esistenti a condizione che il supporto sia di buona qualità e che garantisca le caratteristiche minime richieste per la sua posa quali la stabilità (intesa come assenza di movimenti), la verifica dei valori dell’umidità residua (nei casi di applicazioni contro terra), le resistenze alla compressione, alla flessione, la compattezza, ecc. Nei casi di realizzazione di pavimentazioni su sottofondi nuovi, come i massetti cementizi, andrà accuratamente verificato il grado di stagionatura per escludere fenomeni di movimento generati dal ritiro igrometrico; nelle realizzazioni su pavimentazioni esistenti, invece, occorrerà valutare sempre bene la qualità della superficie; nel caso di rivestimenti in piastrelle, per fare un esempio, andrà sempre verificata la loro qualità e la loro buona adesione al sottofondo. La corretta e puntuale verifica delle condizioni sopra descritte è fondamentale a garanzia del buon esito della pavimentazione finita.

 

Il rivestimento cementizio in Ultratop è stato utilizzato e con successo in due musei, precisamente in alcune sale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e all’interno del Museo degli Innocenti a Firenze. Una scelta innovativa in grado di armonizzarsi con un edificio storico. È d’accordo?

Certo, sono assolutamente d’accordo! La scelta di impiegare in tali ambienti la pavimentazione in Ultratop contribuisce sicuramente a rafforzare l’idea di continuità all’interno di strutture contraddistinte da forti connotati storico/artistici. Sia nel Museo della Scienza che del Museo degli Innocenti, infatti, dopo la realizzazione delle nuove pavimentazioni in Ultratop, si sono armonizzati gli ambienti che sono diventati così più ordinati, silenziosi, curati e lo stesso visitatore, durante il suo percorso, avverte una marcata sensazione di rassicurazione. La matericità delle superfici a pavimento, inoltre, non è mai percepita come elemento di rottura o come componente a sé stante non integrata con l’esistente, viene invece identificata come continuità stilistica degli originali impianti strutturali.

Sono ormai passati alcuni anni dalla posa delle pavimentazioni in entrambi i musei e talvolta mi capita di spiegare ai miei interlocutori i vantaggi e le resistenze della nuova pavimentazione; invito quindi ad andare personalmente a valutare le condizioni della pavimentazioni a distanza di tempo di modo da testare di persona che quando parliamo di Ultratop parliamo di un formulato davvero di elevatissima resistenza, funzionalità  e durabilità nel tempo, in grado di esprimere al meglio la sua ecletticità, la sua versatilità e di soddisfare sempre le molteplici esigenze del marcato con soluzioni di grande design.

I dati del progetto

Cantiere
spazi interni
Località
Boulogne Billancourt, Francia
Sottocategoria
AUDITORIUM
Intervento
fornitura di prodotti per la realizzazione delle pavimentazioni cementizie e in resina
Inizio e fine dei lavori
2014/2016
Tipo di intervento
Pavimentazioni in resina e a base cementizia
Committente
Tempo Ile Seguin/Bouygues Bâtiment Ilede- France
Impresa appaltatrice
Bouygues Bâtiment Ile de France
Imprese esecutrici
Prima Pavimenti Speciali
Specialisti coinvolti nei lavori
Shigeru Ban Architects Europe & Jean de Gastines Architectes
Credits
Patrick Borderie (Prima), Didier Boy de la Tour (Shigeru Ban Architects Europe), Ludovic Margiovanni, Philippe Méric
Coordinatore MAPEI
Philippe Méric (Mapei France)
Tag
#pavimenti
Foto e Video Gallery
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Linee di prodotto
Prodotti per pavimentazioni cementizie e in resina

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