La metropolitana di Riyadh in Arabia Saudita
Nel 2019 è prevista l'inaugurazione del più grande sistema di trasporto pubblico al mondo attualmente in sviluppo, il Riyadh Public Transport Project (RPTP), nuova sfida tra le sfide dell'Arabia Saudita.
Il progetto è stato affidato a tre grandi consorzi del mondo dell’edilizia, uno di questi guidato dall’italiana Salini-Impregilo accompagnata dal contributo di altrettanti importanti studi di progettazione quali Snøhetta e One Works.
Uno dei due progetti iconici che sta sviluppando Salini-Impregilo riguarda la realizzazione della stazione sotterranea Qasr Al Hokm della Linea 3, per la cui impermeabilizzazione sono state impiegate le soluzioni Mapei e Polyglass: muri di contenimento per supportare il terreno, ancoraggi per il calcestruzzo, e un sistema di impermeabilizzazione multi-extrusion coating all'avanguardia.
Considerato il più grande sistema di trasporto pubblico al mondo attualmente in fase di sviluppo, il Riyadh Public Transport Project (RPTP) rappresenta una delle tante sfide che l’Arabia Saudita sta affrontando. La nuova rete della metropolitana di Riyadh - che verrà inaugurata nel 2019 - sarà composta da 6 linee su una lunghezza totale di 176 km e 85 stazioni, per un costo complessivo stimato di oltre 22 miliardi di dollari.
Considerato il più grande sistema di trasporto pubblico al mondo attualmente in fase di sviluppo, il Riyadh Public Transport Project (RPTP) rappresenta una delle tante sfide che l’Arabia Saudita sta affrontando.
La nuova rete della metropolitana di Riyadh - che verrà inaugurata nel 2019 - sarà composta da 6 linee su una lunghezza totale di 176 km e 85 stazioni, per un costo complessivo stimato di oltre 22 miliardi di dollari.
L’intervento riveste un ruolo fondamentale per la viabilità della città, considerando che la sua popolazione è destinata ad aumentare dagli attuali 6 milioni di abitanti agli oltre 8 milioni previsti nel 2030. Obiettivo della nuova metropolitana è pertanto diminuire la congestione stradale e ridurre l’inquinamento, limitando il numero di auto e veicoli pesanti presenti sulle strade cittadine e realizzando un sistema di trasporti sostenibile, efficiente e veloce.
TRE GRANDI CONSORZI PER LA SFIDA DI RIYADH
Nel 2013 la Arriyadh New Mobility (ANM) ha scelto tre grandi consorzi di costruttori per realizzare il sistema di trasporti e stazioni, una parte dei quali in galleria.
Oltre al consorzio del lotto protagonista del lavoro descritto in queste pagine – l’Arriyadh New Mobility (ANM) guidato dall’italiana Salini-Impregilo - gli altri gruppi comprendono alcune tra le principali imprese a livello mondiale: il consorzio BACS, guidato dai gruppi Bechtel, Al Mabani, SCCC e Siemense, e il consorzio Fast Consortium, guidato tra gli altri da FCC Construction, Freyssinet Saudi Arabia, Samsung, Strukton Civiel e Alstom.
IL PROGETTO DELLA LINEA 3
La Linea 3 (Orange Line) si sviluppa per circa 41 km in direzione ovest-est, per un totale di 22 stazioni. Gran parte della linea corre in sotterranea sotto la parte della città chiamata “Vecchia Riyadh”).
I treni che la percorreranno avranno una lunghezza massima di 36,7 m e saranno composti da due carrozze, con una capacità di 267 passeggeri e una velocità massima di 100 km/h.
Il gruppo Salini-Impregilo si occuperà delle opere civili insieme a Larsen&Toubro e Nesma, mentre Ansaldo STS lavorerà alla parte tecnologica.
L’intervento affidato al gruppo a guida italiana prevede anche due grandi stazioni dal design prestigioso: la stazione sotterranea di Qasr Al Hokm/Downtown Station firmata dallo studio norvegese Snøhetta, e la stazione sopraelevata di Western Station, affidata allo studio Omrania, che servirà come stazione di scambio e sarà composta di quattro piani pubblici e due livelli di parcheggio sotterraneo.
PROBLEMATICHE DI CANTIERE E SCELTA PRODOTTI
Mapei è stata coinvolta in questo grande cantiere già durante la fase progettuale. L’intervento presentava alcuni problemi di non facile risoluzione: le stazioni sotterranee si trovano tutte sotto il livello dell’acqua - con il livello più profondo a 36-40 m di profondità -, l’acqua inoltre era contaminata e con un elevato livello di salinità.
Le stazioni della linea 3 sono state previste in aree della città particolarmente trafficate ed è stato necessario realizzare un muro di contenimento per supportare il terreno prima dello scavo. I muri e le piastre di fondazione dovevano inoltre essere contenuti da ancoraggi connessi alle strutture in calcestruzzo. Il posizionamento degli ancoraggi si era reso necessario per prevenire deformazioni nelle strutture a causa della pressione esercitata dall’acqua.
MAPEI CON SALINI IMPREGILO E LARSEN&TOUBRO
L’Assistenza Tecnica Mapei ha collaborato con il team progettuale di Salini Impregilo e Larsen&Toubro per mettere a punto un sistema impermeabilizzante che potesse essere applicato in cantiere e che soddisfasse diverse esigenze.
In primo luogo i prodotti utilizzati dovevano durare nel tempo e resistere alle sollecitazioni a cui venivano sottoposti. Per questo è stato proposto l’utilizzo del manto sintetico impermeabilizzante MAPEPLAN TU S che è stato in grado di superare tutte le prove alle quali è stato sottoposto per verificarne la resistenza.
WATERSTOP, TUBI, E LEGANTI DI MAPEI E POLYGLASS
MAPEPLAN TU S è un manto monostrato provvisto di strato di segnalazione di colore arancione e trova applicazione come barriera ai fluidi nelle opere di impermeabilizzazione di gallerie e strutture in sotterraneo. Appartiene alla linea MAPEPLAN, prodotta da Polyglass, azienda del Gruppo Mapei: manti sintetici in PVC-P per impermeabilizzazioni che, grazie a un’esclusiva tecnologia di “multi-extrusion coating” è in grado di offrire durabilità, ottima lavorabilità e saldabilità.
Il sistema a doppio strato MAPEPLAN TU S è stato installato attorno alla struttura e diviso in compartimenti con waterstop IDROSTOP PVC BEC ME 32T (disponibili solo negli Emirati Arabi) ogni 200 m2. I waterstop incorporavano anche i tubi re-iniettabili IDROSTOP MULTI, del diametro di 11 mm. Questi ultimi sono tubi in PVC-P utilizzati per la sigillatura e l’impermeabilizzazione di giunti di costruzione attraverso iniezione di boiacche o resine. In questo caso è stato utilizzato MICROCEM 8000, legante idraulico microfine ad azione pozzolanica per il consolidamento e l’impermeabilizzazione di terreni tramite iniezione di miscele a base cementizia.
MANTI IMPERMEABILIZZANTI CHE FACILITANO LE RIPARAZIONI
Era inoltre necessario elaborare un sistema che consentisse la riparazione della membrana in caso di danneggiamento: per risolvere questo problema è stato realizzato un sistema composto da un doppio strato formato dal manto impermeabilizzante MAPEPLAN TU S in PVC-P e dal manto sintetico di protezione MAPEPLAN PVC PROTECTION 15.
I due manti sono stati saldati ai bordi dei compartimenti per consentire l’iniezione tra i due strati in caso di perdita.
Per facilitare questa operazione, sono state disposte sul manto le VALVOLE DI INIEZIONE MAPEPLAN, 5 per ogni compartimento.
All’interno è stato iniettato il gel idrofilo tricomponente per l’impermeabilizzazione di strutture in sotterraneo MAPEGEL UTT SYSTEM, per inondare il compartimento. Questa resina gelifica e poi si gonfia quando viene a contatto con l’acqua, mantenendo così l’acqua fuori dalla struttura.
COLLARI: UN'UNICA SOLUZIONE PER GLI ANCORAGGI
Gli ancoraggi penetrano nella struttura attraverso la piastra di fondazione: trovare il sistema impermeabilizzante più idoneo è stata un’importante sfida. Dopo un attento studio è stata trovata un’unica soluzione per trattare e impermeabilizzare gli ancoraggi: attorno ad essi sono stati realizzati dei “collari” utilizzando la membrana MAPEPLAN TU S, poi riempiti per un terzo con MAPEGELL UTT SYSTEM. Il gel e il collare sono stati poi incapsulati con PLANIGROUT 300 ME PCT, malta fluida monocomponente per il trattamento in profondità degli ancoraggi (disponibile solo negli Emirati Arabi).
I prodotti consigliati da Mapei sono stati utilizzati per affrontare molte sfide associate agli interventi sulla metropolitana di Riyadh: l’ampia scelta di sistemi in grado di rispondere a problemi di impermeabilizzazione anche molto complessi ha permesso di scegliere i prodotti più appropriati.
Per maggiori informazioni sulle soluzioni adottate consultare i siti www.mapei.ae, utt.mapei.com e www.polyglass.com.
Questo articolo è tratto da Realtà Mapei Middle East & East Africa, no. 01, rivista edita dalla consociata Mapei Costruction Chemicals L.L.C., che ringraziamo.