Il nuovo impianto produttivo Laminam
A Borgo Val di Taro rimesso completamente a nuovo uno storico stabilimento che produrrà lastre ceramiche di grande formato.
Un investimento di 35 milioni di euro per una superficie complessiva di 45.000 m2 e una capacità produttiva giornaliera di lastra ceramica di 16.600 m2: sono questi alcuni dei numeri record del nuovo stabilimento di Laminam Spa inaugurato il 27 settembre dello scorso anno a Borgo Val di Taro, in provincia di Parma. Questo storico sito industriale della ceramica, che appartenne prima alla Edilcuoghi e successivamente al gruppo industriale turco Kale Italia, sarà dedicato esclusivamente alle lastre ceramiche di grande formato (di dimensioni 1.620x3.240 mm). è stato acquisito dalla Laminam nel dicembre del 2015 e quindi completamente ristrutturato e messo in funzione in appena 8 mesi di lavoro.
Un investimento di 35 milioni di euro per una superficie complessiva di 45.000 m2 e una capacità produttiva giornaliera di lastra ceramica di 16.600 m2: sono questi alcuni dei numeri record del nuovo stabilimento di Laminam Spa inaugurato il 27 settembre dello scorso anno a Borgo Val di Taro, in provincia di Parma. Questo storico sito industriale della ceramica, che appartenne prima alla Edilcuoghi e successivamente al gruppo industriale turco Kale Italia, sarà dedicato esclusivamente alle lastre ceramiche di grande formato (di dimensioni 1.620x3.240 mm). è stato acquisito dalla Laminam nel dicembre del 2015 e quindi completamente ristrutturato e messo in funzione in appena 8 mesi di lavoro.
Una ristrutturazione importante che ha visto protagonisti anche numerosi sistemi di prodotto Mapei. “È stata una volontà d’impresa che ci siamo assunti con entusiasmo”, ha affermato l’ingegner Franco Stefani, Presidente Laminam, nel suo discorso inaugurale tenuto di fronte a una platea di oltre 400 invitati. “Abbiamo acquisito lo stabilimento e lo abbiamo ristrutturato completamente, dagli impianti al sistema di areazione e di ventilazione, dalle finestre alla pavimentazione. Tutto è stato realizzato ex novo; l’unico elemento conservato è la struttura, lo scheletro dello stabilimento”.Il nuovo comparto produttivo, che si estende per una lunghezza di oltre 400 metri, si pregia di macchinari all’avanguardia. Punto di forza e cuore del sistema di produzione è il sistema pressa Lamgea, la cui tecnologia di pressatura prevede la stesura delle polveri direttamente sul nastro senza l’utilizzo di carrelli dedicati. Il nuovo stabilimento è stato concepito per arrivare ad accogliere fino a tre forni.
PAVIMENTAZIONI IN RESINA A ELEVATA RESISTENZA
Il contributo di Mapei in questo grande cantiere ha riguardato principalmente la realizzazione di una nuova pavimentazione in resina.Il supporto esistente era costituito da una pavimentazione in calcestruzzo che presentava fessurazioni di varie dimensioni (da 0,5 a 2 mm circa). In un primo momento, l’intenzione del committente era quella di saturare le fessure con la resina epossidica MAPEFLOOR I 910,caricata con QUARZO 0,25 per ripristinare le criticità della pavimentazione. Ma già durante il primo sopralluogo, effettuato insieme al direttore lavori, ing. Alessandro Ganapini, è stata avanzata la proposta alternativa di utilizzare MAPEFLOOR SYSTEM 32 che, dopo una attenta valutazione e un test effettuato direttamente in cantiere, è stata preferito.
Questo sistema infatti,oltre a ripristinare le criticità, consente anche di migliorare la pulibilità e conferire un pregevole effetto estetico. MAPEFLOOR SYSTEM 32 è un sistema epossidico multistrato,in uno spessore compreso tra 3 e 3,5 mm, per pavimentazioni sottoposte a traffico medio-pesante dove è richiesta anche un’alta resistenza chimica. Resiste a frequenti lavaggi, all’usura causata da carrelli e da mezzi in movimento e ha un marcato effetto antisdrucciolo. è composto da PRIMER SN, MAPEFLOOR I 300 SL, QUARZO 0,5 e QUARZO 0,25.Per ovviare alla forte presenza di fessure, si è dovuto armare la prima mano di resina, composta da una miscela di MAPEFLOORI 910 - legante epossidico bicomponente per la realizzazione di massetti di malta resinosa - e QUARZO 0,5, con una rete in fibra di vetro 4x4 mm da 90 g di peso.
Successivamente sulla superficie è stato applicato PRIMER SN - primer epossidico bicomponente fillerizzato - addizionato con QUARZO 0,5.Per il successivo strato e per la finitura i prodotti utilizzati sono stati MAPEFLOOR I 300 SL e il colorante in pasta MAPECOLORPASTE.MAPEFLOOR I 300 SL è un formulato epossidico bicomponente,ad alto contenuto solido, idoneo per rivestimenti resinosi di tipo autolivellante o multistrato con gradevole aspetto superficiale liscio o antisdrucciolo. Ha inoltre buone resistenze chimiche, meccaniche e all’abrasione.Il rivestimento MAPEFLOOR SYSTEM 32, a una temperatura di +25 °C, risulta essere pedonabile dopo 16 ore, mentre per il transito di carrelli e muletti è utilizzabile a distanza di un giorno dalla stesura dell’ultima mano di finitura.
FINITURE ELASTICHE E PROTETTIVE
Nei tempi rapidi dell’intervento si sono concentrati anche diversi altri lavori, tra i quali la pitturazione dei soffitti (60.000 m2).Per questo lavoro gli operatori della B.C.C. 2000 Srl di Reggio Emilia, una volta eseguite la pulizia del supporto mediante l’utilizzo di aria compressa e la stesura del primer MALECH, hanno applicato in due mani, mediante l’utilizzo di airless, l’idropittura murale a elevata traspirabilità ed elevata copertura COLORITE MATT.
La stessa azienda ha utilizzato altri due prodotti Mapei: il primo è la pittura acrilica per il contatto permanente con l’acqua ELASTOCOLOR WATERPROOF, che è stata applicata alla base di tutti i pilastri per renderli più resistenti ai cicli di lavaggio. Inoltre, su una parete esterna che presentava fessurazioni diffuse,è stato applicato MAPETHERM FLEX RP, fondo rasante elastico in pasta, fibrato, esente da cemento, alleggerito, resistente alle aggressioni biologiche, per esterni e interni.
Sulla superficie così trattata è stata poi applicata ELASTOCOLOR PITTURA, finitura elastomerica protettiva antifessurazione dall’elevata resistenza chimica e un’elasticità permanente. Un lavoro importante per un rilancio produttivo di qualità in un settore, come quello della ceramica, al quale Mapei è tradizionalmente legata.