Complesso residenziale Sant’Anna
Rasatura armata e rivestimento silossanico per le facciate di un borgo ligure che richiama la tradizione architettonica
Mapei ha realizzato un intervento di riqualificazione del borgo residenziale Sant'Anna, in Liguria
Realizzato nel 2005, il complesso residenziale Sant’Anna è situato nella località di Lerca a Cogoleto, un comune sulla riviera di Ponente non lontano da Genova. La struttura è stata progettata dall’arch. Marco Zanuso che si è rifatto ai borghi liguri tradizionali, creando un’armonia con l’ambiente circostante attraverso la scelta di elementi tipici dell’architettura locale sia nelle linee che nei colori.
L’uso di materiali tradizionali, come l’ardesia per le coperture e il cocciopesto per gli intonaci, armonizza gli spazi abitativi con il contesto. Gli edifici hanno in prevalenza strutture portanti in calcestruzzo armato e tamponamenti in laterizio.
Nel 2019 è stato avviato un ampio intervento di riqualificazione dei prospetti degli edifici, che presentavano segni di degrado dovuti anche alla mancanza di una adeguata finitura protettiva delle superfici. Il piano di recupero ha previsto un restauro integrale delle facciate.
Preparare il supporto
Inizialmente sono stati verificati lo stato di impermeabilizzazione di tutti gli elementi soggetti a infiltrazioni di acqua e quello dei marciapiedi e di ogni parete a contatto con il terreno, oltre all’entità dei fenomeni fessurativi e al degrado degli intonaci.
È stata inoltre verificata la perfetta sigillatura di tutti i corpi passanti che si integrano nella muratura, come gli scarichi dei pluviali, le tende da sole esterne o i piedini di sostegno delle ringhiere, punti critici che possono portare a infiltrazioni d’acqua con conseguente degrado precoce dei supporti.
Ripristinare le facciate
I tecnici hanno consigliato di trattare le superfici degli edifici, che presentavano muffe e alghe, con il preparato igienizzante SILANCOLOR CLEANER PLUS, prodotto antialga e antimuffa che va applicato più volte per avere maggiore penetrazione possibile e lasciato agire per almeno 24 ore.
L’intonaco, che si presentava deteriorato o non ben aderito al supporto, è stato asportato meccanicamente in tutte le sue parti. Il supporto è stato poi pulito da polvere e sporco di qualsiasi tipo che avrebbe potuto compromettere l’adesione del ciclo successivo.
Dopo la ricostituzione delle porzioni di intonaco rimosso e dopo avere reso planare il supporto e trascorso il periodo di completa asciugatura del sottofondo, si è passati alla fase di rasatura utilizzando la malta cementizia monocomponente alleggerita MAPETHERM AR1 LIGHT. La malta ha valori elevati di resistenza meccanica e di tissotropia e può essere applicata in verticale senza colare, offrendo una perfetta adesione a tutti i tipi di pannelli isolanti se utilizzata in interventi di cappottatura. In questo intervento MAPETHERM AR1 LIGHT è stata utilizzata come rasatura armata. Dopo aver steso sulle superfici (circa 22.000 m2) la malta in uno spessore uniforme, sullo strato fresco è stata incorporata la rete in fibra di vetro resistente agli alcali MAPENET 150, sovrapponendo i teli adiacenti di almeno 10 cm. Dopo circa 12-24 ore, è stata applicata una seconda mano di rasatura per ottenere una superficie compatta e regolare, pronta a ricevere il rivestimento di finitura.
Finitura colorata e protettiva
Trascorso il periodo di stagionatura dei supporti, per la finitura è stato consigliato il sistema SILANCOLOR. Dopo avere steso sulle superfici SILANCOLOR BASE COAT, fondo silossanico pigmentato, uniformante, riempitivo e idrorepellente, l’intervento è stato ultimato con l’applicazione di SILANCOLOR TONACHINO PLUS, rivestimento silossanico a spessore per esterni e interni, idrorepellente, traspirante e resistente ad alghe e muffe. Disponibile in diverse granulometrie, unisce i vantaggi dei rivestimenti minerali, quali idrorepellenza e traspirabilità, a quelli dei rivestimenti sintetici, come l’omogeneità di tinta, un’ottima aderenza su vecchie pitture e un’ampia cartella colori, indispensabile in interventi come quello di Cogoleto. A differenza dei normali rivestimenti sintetici, non crea un film impermeabile ma forma una pellicola "microforata" a maglie così strette che non consente l'ingresso dell'acqua ma permette il passaggio del vapore d'acqua. Questa caratteristica garantisce la massima durabilità dell'intervento.