Il parere dell'esperto
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29/03/2024
Calcestruzzo sostenibile, la sfida del futuro
Un evento di formazione di tre giorni in Mapei, con i maggiori esperti di un materiale che si evolve rapidamente per garantire prestazioni sempre più elevate, maggiore durabilità ed un impatto ambientale ridotto.
Il convegno intitolato "Innovazione & Sostenibilità" ha visto la partecipazione di relatori di alto livello provenienti da varie università italiane e associazioni del settore. L'evento, organizzato da Mapei, ha coinvolto oltre cento partecipanti, rappresentanti dei principali produttori italiani di calcestruzzo preconfezionato e prefabbricato.
Un pubblico di oltre cento partecipanti, in rappresentanza dei più importanti produttori di calcestruzzo preconfezionato e prefabbricato italiani. Un “cast” di relatori di altissimo livello: sei docenti di quattro Università italiane (Brescia, Bologna, Salerno e Bergamo) all’avanguardia nei progetti di ricerca sui materiali da costruzione e vari rappresentanti di importanti associazioni di settore come l’Italy Chapter di ACI (American Concrete Institute) e ANPAR (Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati).
E, naturalmente, tanti esperti Mapei: specialisti delle linee Additivi per Cemento, Additivi per Calcestruzzo e Prodotti per Edilizia, ricercatori dei Laboratori di Ricerca & Sviluppo ed esperti di sostenibilità e normativa.
Questi i protagonisti di tre giorni di formazione, approfondimento e networking in occasione del 24° Corso sulla Tecnologia del Calcestruzzo organizzato da Mapei SpA, dal titolo “Innovazione & Sostenibilità” che, come ha spiegato Carlo Vitulli, coordinatore dei lavori e Specialista di Linea Additivi per Calcestruzzo di Mapei SpA, “sono la chiave per aprire le porte del futuro, con soluzioni che alimentano la crescita senza compromettere il nostro pianeta”.
Tra il 5 e il 7 marzo relatori e partecipanti, nell’auditorium della sede dell’azienda a Milano, hanno potuto esaminare tante tematiche diverse su un tema molto “caldo” per i professionisti del settore: quali soluzioni innovative possono permettere di ridurre l’impatto ambientale di un materiale la cui produzione pesa in maniera rilevante sulle emissioni totali di C02 non solo all’interno del settore delle costruzioni ma anche a livello globale (8%)?
Cementi a basso contenuto di clinker e soluzioni per il calcestruzzo reso
Tema complesso, che necessitava un approfondimento a più livelli e da più prospettive. Per questo, con gli interventi del Professor Claudio Mazzotti (Università di Bologna) si è partiti dalla base: per ognuno dei componenti fondamentali del calcestruzzo (acqua, cemento, aggregati e additivi/aggiunte) sono stati messi in evidenza i progressi tecnologici e le evoluzioni in ambito normativo e valutate le opzioni in grado di favorire la sostenibilità. Poiché nella produzione di cemento è il clinker a causare la maggior quota (circa il 75%) di emissioni di C02, grande attenzione è stata dedicata agli additivi della nuova gamma MA.P.E./C-C che permettono di ridurre il contenuto di clinker e ottenere tipologie di cemento a ridotto impatto ambientale senza dover rinunciare alle peculiarità prestazionali. Sempre nell’ottica della riduzione dell’impronta di carbonio, altrettanto importante, è il contributo degli additivi per calcestruzzo, come i superfluidificanti della linea DYNAMON CUBE che permettono di garantire fluidità e lavorabilità nei calcestruzzi confezionati con cementi LC (a basso contenuto di clinker) o con aggregati “difficili” (di riciclo o ad alto contenuto di argilla) o quelli del sistema MAPECUBE che promuovono l’idratazione del cemento e dei materiali supplementari, incrementando le resistenze a medio e lungo termine del calcestruzzo.
Con grande interesse dei partecipanti è stato approfondito, con l’intervento dell’ingegner Massimo De Vincentiis (ANPAR), il tema degli aggregati da riciclo o da recupero, il cui utilizzo è prescritto nella misura minima del 5% dai CAM (Criteri Ambientali Minimi) per la formulazione del calcestruzzo usato per le opere pubbliche in Italia. Nell’ottica dell’economia circolare e del recupero dei materiali di rifiuto è stato messo in evidenza il contributo delle soluzioni della linea RE-CON di Mapei nel riutilizzo del calcestruzzo reso (ovvero quello non usato in cantiere, pari a circa il 3% dell’intera produzione) e nel lavaggio a secco delle betoniere.
Prestazioni e qualità del calcestruzzo nelle diverse fasi della produzione e dell’utilizzo
Sotto i riflettori, nel secondo giorno del convegno, alcuni dei momenti chiave della produzione di calcestruzzo: la progettazione del mix design delle miscele e l’iter per la loro qualifica in base a proprietà essenziali sia allo stato fresco che a quello indurito (consistenza, mantenimento della lavorabilità, omogeneità, resistenza a compressione, modulo elastico).
Senza tralasciare problematiche relative a fasi importanti del processo come la validazione delle miscele all’interno degli impianti di produzione e la prevenzione e gestione dei contenziosi: argomenti affrontati con esempi concreti negli interventi del Professor Achille Rilievi (Università di Salerno) e del Professor Roberto Marino (già Università di Bologna).
In tutte queste fasi il produttore può sempre contare su Mapei: il supporto di un team di tecnici specializzati e la proposta di un’ampia gamma di prodotti capaci di risolvere le problematiche che emergono in queste fasi sono due grandi assi nella manica per chi deve affrontarle quotidianamente.
E non solo di calcestruzzo “convenzionale” si è parlato ma anche di quelli autocompattanti e, grazie all’intervento del Professor Giovanni Plizzari (Università di Brescia), di calcestruzzi fibrorinforzati, che riscuotono oggi sempre più interesse grazie alla possibilità di ridurre o eliminare l’utilizzo delle armature di rinforzo.
E all’interno di quest’ultima tipologia, la nuova “frontiera” è costituita dalle miscele di calcestruzzo fibrorinforzato ibrido: se un tempo le fibre sintetiche e quelle metalliche venivano usate per destinazioni d’uso differenti, oggi un progetto pilota condotto dal Professor Livio Pascali (Università di Bologna) esplora i vantaggi di un utilizzo “misto” di queste fibre per ottenere pavimentazioni industriali resistenti e durevoli. E non a caso, con le fibre della linea MAPEFIBRE di Mapei.
Sostenibilità a 360°: soluzioni per ridurre l’impronta di carbonio
L’ultimo giorno dei lavori ha visto come protagonista assoluta la sostenibilità. Mapei, attraverso il suo Corporate Sustainability Team, ha evidenziato il grande impegno che l’azienda dedica alla realizzazione di soluzioni che favoriscano la riduzione dell’impatto ambientale del calcestruzzo, oltre agli strumenti (C02ncrete Calculator, EPD, ecc.) che mette a disposizione di produttori e imprese per verificare e attestare la sostenibilità delle loro miscele, rispettando così i requisiti dei CAM.
Quattro docenti (Pascali, Plizzari, Rilievi e Coppola) hanno poi approfondito il tema dei calcestruzzi sostenibili, ovvero tutte quelle formulazioni che possono portare a ridurre l’impronta di carbonio nella realizzazione di costruzioni in calcestruzzo. Partendo dalle ultime e promettenti ricerche sui conglomerati geopolimerici, con cui si può ridurre fortemente l’uso di cemento nelle miscele. Per passare poi alla produzione sostenibile di manufatti prefabbricati (anche attraverso l’ottimizzazione delle armature in acciaio) e valutare, infine, le concrete possibilità d’impiego di calcestruzzi a ridotto impatto ambientale nelle opere infrastrutturali. Infine, si è parlato anche di tecnologie e prodotti per gli interventi di manutenzione delle infrastrutture che permettano di incrementarne la durabilità e la vita utile.
In questi ambiti è emerso chiaramente il grande contributo che Mapei può dare al settore del calcestruzzo. Sia attraverso prodotti e soluzioni sviluppate ad hoc per favorire la transizione verso un’industria del calcestruzzo più sostenibile, senza rinunciare alle elevate prestazioni dei materiali e sia attraverso le risorse umane: gli specialisti Mapei con il loro grande know-how e la loro grande passione. Quella passione che ha reso gli interventi del XXIV Corso sulla Tecnologia del Calcestruzzo coinvolgente e seguitissimo, tanto da stimolare molte domande e ispirare nuove idee nei partecipanti.