Iniziano i lavori per la messa a dimora di 170 ciliegi e 6 tigli donati da Mapei Stadium srl per il parcheggio dell’ingresso Ovest dello stadio. Il progetto di rigenerazione urbana, sviluppato in continuità con il contesto paesaggistico che già circonda l’impianto, ha visto una costante collaborazione con il Comune di Reggio Emilia.
“Siamo molto felici di poter donare a cittadini, tifosi e spettatori questo giardino fiorito, a conclusione di un biennio di importanti lavori di miglioramento dello stadio – dichiara Simona Giorgetta, amministratore unico Mapei Stadium –. Il nostro intento è di continuare a restituire valore e bellezza alla città che ci accoglie da oltre dieci anni. Perché anche questo è sostenibilità: contribuire allo sviluppo e al sostegno delle comunità nelle quali operiamo attraverso iniziative e progetti”.
“Ringraziamo sentitamente Mapei Stadium per aver proposto e sviluppato questo importante intervento di riqualificazione – dichiara Carlotta Bonvicini, assessora alle Politiche per la sostenibilità del Comune di Reggio Emilia – che trasformerà l’area di sosta pubblica dello stadio da ‘non luogo’ a spazio pubblico di qualità. Questo progetto continua la lunga serie di opere realizzate in città grazie alla collaborazione fra pubblico e privato, motore di tante iniziative di ingaggio del mondo delle imprese per la sostenibilità di Reggio Emilia”.
La piantumazione sarà a carico di Mapei Stadium, così come anche la manutenzione sui e per i prossimi tre anni, e si concluderà in primavera quando gli alberi saranno nel pieno della loro fioritura. Un trionfo di rosa incornicerà così il nuovo volto del Mapei Stadium: un colore ripreso anche da All together now di Olimpia Zagnoli, l’illustrazione che, dall’estate 2023, accoglie gli spettatori dello stadio trasmettendo un senso di inclusione e gioia dello stare insieme.
Proprio i valori di inclusività e apertura sono alla base del progetto che vede Mapei Stadium proiettato nel futuro ospitando eventi di rilievo culturale e sociale in un’ottica di un’apertura alle persone e alla città, per far vivere alla comunità lo spazio dello stadio anche oltre il mondo del calcio.