Tra gli amici sugli scaffali dei magazzini ho la storia più bella ed esotica da raccontare e così me la fanno ripetere sempre. Inizio ogni volta spiegando che la NASA ha calcolato che, anche con il mio contributo, è diminuita la velocità della terra.

Da quando c’è quella diga, spiego, il giorno dura 60 miliardesimi di secondo in più. Chi mi ascolta si guarda intorno incredulo e spesso si ferma a pensare su cosa farsene di tutto quel tempo... non hanno capito bene. Poi mi chiedono della Cina e dello Yangtze, il più grande fiume dell’Asia. E io gli dico che non ho mai più rivisto tante persone che lavorano insieme per costruire qualcosa. Laggiù in Cina, i più superstiziosi, dicevano che non era giusto fare un’opera più imponente della Grande Muraglia. Gli Antenati si sarebbero arrabbiati.

Ma quell’opera serviva. I cinesi L’avevano in mente sin dal 1919 e anche “il Grande Timoniere”, Mao Zedong si racconta che disegnasse schemi e progetti durante i bivacchi notturni della Lunga Marcia. Alla Cina si sa serve energia. Pulita possibilmente. E cosa c’è di più pulito di 84.700 GWh all’anno prodotti da una diga alta 185 metri e lunga più di 2 kilometri? Ed è qui che entro in campo io e quando arrivo a questo punto tutti tacciono e mi ascoltano con grande attenzione. Laggiù c’era un problema da risolvere. Riguardava una cosa molto importante in una diga: gli sfioratori. Occorreva trovare la formula di un calcestruzzo che avesse contemporaneamente un’altissima resistenza (provate a pensare a quanti sassi trascina la corrente di un fiume così) e senza fessure. Di prove qui in Mapei ne hanno realizzate tante e alla fine l’additivo migliore per fare tutto questo sono risultato io, Mapefluid X404. Io a quel punto ero felice e convinto di partire subito per la Cina. Non era così. Anche i Cinesi volevano essere sicuri. E così hanno messo al lavoro una commissione per fare prove con altri prodotti.

Insomma era come la finale del campionato del mondo degli additivi. E io quando la competizione si fa dura e l’agonismo e la posta in gioco diventano più importanti, do sempre il meglio. Ho vinto. Anche per i cinesi ero il migliore. Ora che è passato qualche anno da quell’impresa e la diga funziona a pieno regime sono ancora orgoglioso. I miei colleghi mi guardano sempre con rispetto, mi chiedono consigli tecnici e poi, è normale, traduco per loro qualche parola di cinese che vedo scritta sulle insegne dei negozi qui a Milano. E poi sono diventato il maggior esperto di involtini primavera di tutti i magazzini Mapei. Serve anche questo.

* Il legame con la lirica e il mondo dell’opera è nel DNA di Mapei. Rodolfo Squinzi, il fondatore, è stato un esperto melomane. Oggi l’azienda è Socio Fondatore Permanente del Teatro e Giorgio Squinzi è membro del Consiglio di Amministrazione. Questa tradizione familiare viene condivisa da Mapei ogni anno, invitando alla Scala amici, clienti, personaggi di spicco e dipendenti per trasmettere il credo di Rodolfo Squinzi che amava ripetere: “il lavoro non può essere mai separato dall’arte e dalla passione”.

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