Yard | EDIFICIO PRIVATO VIA G. FERRARIS 9 TERLIZZI BA |
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Location | TERLIZZI, Italy |
Subcategory | CONDOMINIUM |
Built in | 1956 |
Application | EDIFICIO PRIVATO VIA G. FERRARIS 9 TERLIZZI BA |
Start and finish date | 2016 |
Application Type | Products for structural strengthening |
Client | SIG. MICHELE VENDOLA |
Contractor company | ANTONELLI MICHELE |
Installer companies | // |
Architects | // |
Specialists involved | ING. ARCANGELA GIGLIO |
MAPEI Distributor | CAGNETTA NICOLA |
Credits | DISPOTO GIAMMARIO - ING. ARCANGELA GIGLIO |
Project Manager | ING. ARCANGELA GIGLIO |
MAPEI Coordination | DISPOTO GIAMMARIO - MARCUCCIO ANTONELLO |
Other |
L’intervento dell’edificio privato è consistito nel consolidamento di un solaio di copertura in laterocemento realizzato negli anni 60. Il consolidamento si è reso necessario perché sul lastrico solare si realizzerà una tettoia e si prevede un maggior utilizzo dello stesso, inoltre, dai saggi effettuati, si era riscontrato che i ferri dei travetti gettati in opera erano poggiati sul fondello della pignatta non avendo il giusto ricoprimento di cls. L’intervento è stato concepito per ripristinare il calcestruzzo intorno ai ferri esistenti e ad aumentare la capacità portante del solaio. Il lavoro è stato svolto per campi di solaio. Sono stati tagliati i fondelli laterali delle pignatte con il flessibile per poter mettere a nudo i ferri inferiori dei travetti staccando con attrezzi manuali il cls in fase di distacco. I ferri sono stati spazzolati messi a “metallo Bianco” e trattati con MAPEFER 1K per prevenire nuovi fenomeni di corrosione. Poi è stato realizzato un alleggerimento delle pignatte e quindi di conseguenza un adeguato cassero per ogni per ogni travetto, utilizzando dei pannelli in polistirene. Si è proceduto ad integrare l’armatura lenta esistente con l’inserimento di un ferro filante 1Φ12 mm B450A per ogni travetto legato con del fil di ferro ai ferri esistenti. Per l’inghisaggio di tale ferro di armatura lenta nei cordoli di piano esistenti si è utilizzato il tassello chimico in resina epossidica MAPEFIX EP 385. A questo punto è stata ripristinata la sezione resistente originaria del singolo travetto utilizzando il MAPEGROUT BM proprio per la sue peculiarità di essere una malta a basso modulo elastico e quindi più compatibile con il modulo elastico del calcestruzzo preesistente. Per la solidarizzazione della malta nuova alla vecchia si è utilizzato un materiale specifico per la ripresa di getto EPORIP. Il solaio all’intradosso è stato rasato con il MAPETHERM AR1 e successivamente è stato finito con MALECH. e COLORITE MATT. Finito il consolidamento dall’intradosso, si è passati alle lavorazioni all’estradosso. E’ stato rimosso tutto il pacchetto di copertura ed è stata pulito tutto l’estradosso del solaio con un adeguato aspirapolvere industriale. Tutta la soletta esistente è stata trattata con PRIMER 3296 (primer acrilico in dispersione acquosa a forte penetrazione con proprietà consolidanti) e, dopo almeno 4 ore, si è proceduto con il getto integrativo estradossale per uno spessore di 2,5 cm con il PLANITOP HPC FLOOR. Per migliorare sia il collegamento del solaio alle murature perimetrali sia il diagramma dei momenti resistenti all’estradosso del solaio in appoggio, si sono inseriti degli opportuni monconi del diametro Φ10 (uno in corrispondenza di ogni travetto esistente) opportunamente ancorati all’interno di fori realizzati in precedenza ed opportunamente depolverizzati, mediante MAPEFIX EP 385 (fissaggio chimico epossidico, per carichi strutturali). Anche il muro di spina portante il solaio è stato rinforzato mediante l’applicazione su entrambi i lati di specifico intonaco a base calce MAPEWALL INTONACA & RINFORZA armato con rete MAPENET EM40 e connettori pultrusi in fibra di vetro MAPENET EM CONNECTOR. Le pareti sono state rasato con il PLANITOP 510 della Mapei S.p.A. e successivamente sono state finite con MALECH e DURSILITE MATT. |