Yard | natural stone arch |
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Location | Capri, Italy |
Subcategory | ARCH |
Application | supply of products for arch consolidating |
Start and finish date | 2015/2017 |
Application Type | Products for structural strengthening |
Client | Comune di Capri |
Contractor company | Impregiva srl di Giuseppe Valentino |
Installer companies | Impregiva srl- Società di Costruzioni e Restauri |
Architects | Ing. Giuseppe Iazzetta |
MAPEI Distributor | Saces srl |
Credits | Arch. Giovanni Grasso (direttore di cantiere) |
Project Manager | Ing. Giuseppe Iazzetta |
MAPEI Coordination | Ing. Giuseppe Mastroianni - Ing. Davide Michelis- Antonio Fimiani |
Other |
Descrizione Generale L’Arco Naturale costituisce una delle principali meraviglie dell’isola di Capri, conosciuto in tutto il mondo è tra le mete più visitate in Italia ed Europa. Grazie alla sua collocazione geografica e paesaggistica è possibile visitarlo con una passeggiata tra spettacolari scorci . Trattandosi di una formazione rocciosa di età paleolitica larga circa 20 metri ed alta almeno 40 a causa degli agenti atmosferici e dei processi geologici che hanno interessato l'isola in passato, ha acquisito una curiosa forma ad arco. Le condizioni geo-statiche dell’Arco hanno preoccupato non poco l’Amministrazione Comunale dell’Isola che ha, quindi, deciso di approfondire gli studi per comprenderne le effettive condizioni e programmare gli eventuali interventi a farsi . Il progetto di bonifica e messa in sicurezza ha avuto come obiettivo primario il vero e proprio restauro dell’opera d’arte naturalistica dell’arco naturale di Capri, riconosciuta e apprezzata, in tutto il mondo, per la Sua unicità paesaggistica, al fine di evitarne il crollo parziale o totale e salvaguardarne, ancora per molti decenni, l’integrità strutturale e naturalistica. Il Restauro Grazie al ponteggio che ha permesso di raggiungere ogni punto dell’Arco e soprattutto essendo la ditta appaltatrice una società di Restauro, i tecnici nonché i restauratori hanno provveduto a: Realizzare un’accurata pulizia mediante diserbamento, de-cespugliamento ed eliminazione, previo taglio e successivo sradicamento controllato, delle alberature esistenti sulla parte sommitale dell’arco al suo estradosso e all’interno delle fratture sulla sua cresta sommitale; Disgaggio dei massi di piccole dimensioni pericolanti e non suscettibili di consolidamento sui vari fronti dell’arco naturale, ivi compreso il fronte mare dell’intero pendio; Sigillatura di tutte le fratture con larghezze superiori al centimetro con prodotti scelti e riempendo le fratture più larghe con conci di pietra locale; Sigillatura di tutte le fratture esistenti, aventi larghezze inferiori ai cm. 1,00, sia sull’arco che sui piedritti dello Stesso, con prodotti scelti ecocompatibili; Iniezione di resina bicomponente per le microfratture; Iniezione di boiacca per le fratture di maggiore dimensione; Il tutto avendo cura che le fessure fossero sigillate fino a cm. 3,00 dalla superficie della parete esterna, in modo da rispettare l’attuale condizione estetica e naturalistica dell’arco e della roccia al contorno. |